giovedì 28 febbraio 2013

Vi ricordate le comuni anni 70? cioè lì i figli crescevano all'interno di una comunità, respiravano arie diverse, e ci si appoggiava a vicenda, sia materialmente che emotivamente. Vorrei in maniera utopistica, far rivivere uno spirito solidale tra un gruppo di donne, riscoprire la condivisione che oggi magari una fa con un'amica quando fa shopping o si vede per un aperitivo. Ma parlo di condivisione quotidiana dove si possono alleviare  compiti o incombenze, dove si può lasciare il proprio figlio se abbiamo deciso di fare quel corso che tanto sognavamo oppure creare e fare un corso tutte insieme....

2 commenti:

  1. Ah! vedi, così ci sono riuscita! Volevo commentare questo post perché è esattamente quello che penso io e che mi ha spinto ad aprire il mio blog, come "appello"... Mi è stato raccontato e ho letto sui libri di un mondo, forse in epoche passate, dove le donne e mamme si aiutavano, specialmente se vicine di casa, ad esempio, o nello stesso quartiere (a sentire anche i racconti di mia nonna, per esempio!). Ho scoperto quanto mi sentissi "isolata" quando ho iniziato a fare yoga, vicino casa mia, una delle scelte migliori che ho fatto da quando sono incinta. Sarò stata fortunata ma ho incontrato un paio di mamme che la pensavano come me e anche la nostra insegnante ci ha aperto la mente e fatto ragionare su quanto ci sarebbe servito essere unite e solidali. Intorno a me vedevo (e vedo...) tante donne/amiche/conoscenti competitive, anche sul campo della maternità (!!! io pensavo che quei tempi fossero finiti con il liceo...!), che cercano di approfittarsi delle tue debolezze di mamma per fregarti sul lavoro o ti sbattono in faccia quanto siano più felici di te o organizzate in maniera migliore senza invece, magari, tenderti una mano e chiedersi cosa potrebbero fare per aiutarti/aiutarSI. Perché se è vero che sappiamo essere "cattive" è anche vero che sappiamo dare tanto, quando vogliamo. Ho visto anche mamme in grado di farlo ma bisogna avere fortuna per incontrarle...o forse solo sapersi guardare bene intorno? Non lo so, sono troppo nuova "in questo ambiente" (ancora non ho neanche partorito...sono alla 37ima settimana)! Non è facile, però, davvero forse è un ragionamento utopistico...

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  2. Ma senti io credo che serva un po' di sana utopia, almeno per allargare il pensiero e le braccia verso gli altri, l'importante è saperla gestire e penso che uno dei vantaggi dell'esperienza permetta proprio di fare questo...io credo che , non sarà una comune, ci siano possibilità di tirare fuori il meglio da ognuna e riconoscersi per poter intarprendere un percorso solidale

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